Questa stagione per Francesca Liberatore è digitale.
Una scelta difficile dettata da una lunga riflessione:
“Sono molto determinata e fino a pochi giorni fa mi sono prodigata affinché la macchina partisse maestosa e senza intoppi con partners importanti proprio da un teatro. Pensavo questo evento potesse supportare la cultura, riaccendendo delle luci e mostrando comunità di intenti ma ad oggi, a fronte anche della polemica sanremese, mi è sorto un problema morale. Ritengo dover in primis essere solidale con chi, in questo momento, non può esercitare la sua passione lavorando nel suo luogo”.
La stilista, da sempre alla ricerca di sinergie artistiche che l’hanno portata a confrontarsi con mondi culturali diversi dal cinema alle aste d’arte, dalla musica alla fotografia, con un portfolio personale di studi e esperienza professionale al Moulin Rouge, ha costantemente mixato la sua arte con quella di importanti realtà, grazie alla ricerca di concept inusuali e innovativi che le hanno permesso di esplorare nuove sfumature e raggiungere un pubblico sempre più ampio, come accaduto nel settembre 2019 ai Bagni Misteriosi e nel febbraio 2020 quando, nella sala grande del The Space di Piazza Duomo, Francesca Liberatore ha presentato il film “J-Kolombina-R”, anticipando di molti mesi la nuova tendenza dei film/sfilata che ha caratterizzato le ultime fashion week di tutto il mondo.
“Proprio in un teatro i miei abiti sarebbero stati attori di sé stessi ricordando dal dopoguerra i diversi periodi e modi di rinascita” – aggiunge la Liberatore – “La mia non sarà una sfilata digitale ma lo storyboard di ciò che sarebbe stato…sarà il digitale di una narrazione vera, che ‘potrà essere’ perché la creatività non si ferma e che ‘ora è così’ perché siamo tutti nella stessa barca”.
Ed è per questo motivo che la stilista ha ricercato la collaborazione con la Fondazione Società dei Concerti grazie alla quale artisti della musica internazionale come il Quartetto Adorno, Roberto Prosseda, Gloria Campaner, insieme alla presidente Enrica Ciccarelli Mormone si esibiscono raccontando la sfilata AW2021/22 con i loro strumenti. Cosi come con il regista e critico cinematografico Mario Sesti, con Alessandro Turci docente e critico di moda, la fotografa e videomaker Alice Falco da sempre a fianco della stilista.
Un ringraziamento da parte della stilista va a Camera Moda per l’unione che in questo momento sta mantenendo tra gli stilisti made in Italy grazie al calendario di sfilate digitali.
“Spero che vi piacerà e che vorrete commentarlo con me in streaming e spero prestissimo di renderlo reale insieme, perché la moda e l’arte vivono di immersione e condivisione. Dedico proprio questo mio esperimento a tutti i creativi che come me hanno dovuto cambiare i piani per allinearsi alla contingenza, a tutti coloro che non hanno bisogno di etichettarsi come artisti, perché sanno quanto pesante sia a volte questa condizione, agli attori, ai musicisti, ai registi, a tutti coloro che non hanno potuto praticare il loro mestiere, ai fotografi, ai team di trucco con Markus Theisen, e parrucco con Beppe d’Elia con cui in questa situazione non ho potuto lavorare, e infine al teatro e al cinema, che per la loro grandezza e verità non possono essere inglobati da questo momento”
Inoltre, reduce dal successo della scorsa stagione che ha visto la collezione sfilare all’asta ed essere battuta in diretta a favore della onlus Golfini Rossi (dando il via alla costruzione della mensa per l’ospedale di Mawima ad oggi terminata), continua la collaborazione con Cambi Casa d’Aste:
“Credo fortemente nel valore del capo di moda e nella libertà dell’acquirente di poter valutare autonomamente quanto spendere per averlo, e l’asta oltre ad affascinarmi riesce ad interpretare e stabilire il gusto del mercato degli oggetti preziosi.
Sono grata a Matteo Cambi di aver permesso questa impresa”.
Dal 26 febbraio al 7 marzo la collezione sarà acquistabile attraverso l’asta online del sito www.cambiaste.it