AW 2019
Una stilista dalle ricchissime letture e dall’indiscutibile pensiero legato alle donne, Francesca Liberatore, compie un doveroso omaggio alla prima femmina che s’immolò per l’umanità intera: non Eva, ma la cagnolina astronauta Laika, spedita nel ’57 dai Russi a una morte atroce nello spazio. Il suo ritratto dentro il casco diventa motivo per le stampe, alternate a tubini di tulle trasparente indossati sul niente (altro che #FreetheNipple!), in un défilé dove “femminilità“ significa riappropriarsi di un corpo da usare come si vuole. Del resto quale tensione fisica può esprimere una qualsiasi persona se non ha familiarità con il proprio corpo? «Prenez vos désirs pour la realité», era uno degli slogan del ’68 e la Liberatore lo aggiorna al 2020 con silhouette amiche dell’anatomia di ogni tipo e genere. Ma prive di ogni conformismo.
[MarieClaire]